giovedì 17 febbraio 2011

La danza contemporanea

La "modern dance", non traducibile in pieno in italiano con danza moderna, nasce all'inizio del '900 in America e in Germania rifacendosi al pensiero François Delsarte; che studiò come il corpo si muove, si comporta e reagisce fuori dalla scena, nelle diverse situazioni che si verificano nella vita reale.
La "modern dance" nasce in ambito educativo, da donne che usano questa forma artistica per generare mutamenti socio-culturali profondi. Queste donne propongono una nuova danza, libera dagli schemi della danza accademica francese, italiana e russa.

Nel '900 si inizia a mettere a tema il problema del:
  • codice, cioè della pantomima creata da Bournonville per cui ad ogni gesto corrisponde uno e un solo significato;
  • sistema, cioè un insieme di segni che possono significare ogni cosa.

Martha Graham, che negli anni '40 diventa il simbolo dell'americanità, propone una danza anti-accademica che vuole esprimere sentimenti e passioni.

Lo scoppio della bomba atomica, in ambito coreutico, influenza soprattutto il lavoro di due coreografi: M. Cunningham e Nikolais.

Cunningham sceglie di abbandonare il pensiero occidentale per abbracciare quello orientale.


Cage, compagno nella vita e nel lavoro di Cunningham, introduce nella danza l'idea di "flusso nel movimento". I pezzi prodotti dalla coppia vengono detti "aleatori": Cage componeva la musica, Cunningham montava delle sequenze e, al momento della prima, venivano tirati i dadi e si decisa la sequenza delle musiche e dei movimenti. L'unico accordo precedente riguardava la durata ma nulla impediva ai ballerini di iniziare a danzare a metà della musica.

Secondo Nikolais, invece, l'uomo deve spersonalizzarsi, non essere più al centro delle sue produzioni.


Per spersonalizzare i suoi ballerini, Nikolais utilizza costumi e maschere e li costringe, spesso, a tirare delle corde. Nikolais, con il suo lavoro, crea una pedagogia in cui vuole insegnare la "qualità del movimento".

Negli anni '60 la nuova generazione inizia a definirsi "post-modern". Questi artisti sotto la guida di Dan, iniziano a mettere in scena "esercizi" e "compiti" come tendere un elastico.
Il movimento "post-modern" è passato per tre fasi:
  • fase analitica, in cui si è ricercato cosa ci fosse prima della Graham e si sono analizzati tutti i movimenti;
  • fase politica, in cui si sono create coreografie con tematiche sociali;
  • fase repertorizzativa.


Nella fase analitica viene introdotta l'utopia del "corpo naturale". Un'utopia, in quanto è sempre un corpo culturale che viene messo in scena, anche se è quello di un non professionista.

In Italia la danza contemporanea nasce negli anni '80 con i "Sosta Palmizi" dopo uno stage a Venezia con C. Carlson. In realtà negli anni '20 una prima esperienza di danza contemporanea si è sviluppata in casa Gualino a Torino, dove nasce la prima scuola di danza moderna nel nostro paese.

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