lunedì 14 marzo 2011

Danza classica accademica

Secondo Platone la danza è movimento ritmico del corpo. Quindi la danza usa quale strumento il corpo umano e forse per questo essa favorisce, più delle altre arti, l'estrinsecazione dell'interiore personalità del soggetto. Durante l'esecuzione della danza si è obbligati a concentrare al massimo il proprio pensiero su ciò che si sta facendo. [...]
La danza è anzitutto una teoria da analizzare, ma anche una disciplina da vivere e un metodo per conoscere se stessi, il quale contribuisce più delle altre arti a manifestare la propria vita interiore.
La danza è un'arte rappresentativa, quale il dramma e la mimica, e ha rapporti con le altre manifestazioni artistiche quali l'architettura, la scultura e la pittura e con le arti "sonore" quali la poesia, la musica e e l'eloquenza. La troviamo, fin dall'antichità classica, personificata in Tersicore, figlia di Giove e di Mnemosine, e collocata nel complesso delle nove Muse, raffigurata in atteggiamento di danza perenne attorno ad Apollo.

Tersicore, A. Canova

La danza, che è essenzialmente movimento stilizzato della figura umana, è da considerarsi antecedente a qualsiasi altra forma espressiva dell'uomo. Infatti la prima manifestazione di vita è il movimento nel grembo della madre; non è quindi illogico pensare che anche la prima espressione artistica dell'uomo sia movimento cioè danza.

Dopo l'avvio alla danza e la propedeutica, i giovani allievi iniziano a gettare le basi della danza classica.
Il compito fondamentale del primo corso consiste nell'impostazione del corpo, delle gambe, delle braccia, delle mani, della testa e nell'allenamento mediante esercizi elementari di danza atti a sviluppare l'abitudine al movimento coordinato.


I problemi basilari del secondo corso sono: l'incremento della forza dei piedi con esercizi sulla mezza punta e sulla punta; lo sviluppo della stabilità e l'accrescimento dell'energia muscolare della gamba aumentando la quantità dei movimenti già studiati; lo sviluppo della tecnica e l'esecuzione degli esercizi del balletto in tempo veloce. Infatti, rispetto a quella del primo corso, la musica per l'accompagnamento della lezione del secondo corso esige, per la maggior parte, una grande varietà nel disegno ritmico e una generale accelerazione del tempo.


Anche nel terzo corso, come nei primi due, in un primo tempo si cerca di applicare esattamente le regole, quindi si sviluppa la forza e la resistenza consolidando la stabilità negli esercizi sulle mezze punte al centro della sala. In pari tempo si comincia a porre gli elementi che garantiranno la sicura acquisizione delle successive fasi didattiche, e ciò mediante l'arricchimento, fatto di sfumature e di abbellimenti artistici, e il coordinamento dei movimenti separati appresi nelle classi precedenti. Rispetto al secondo corso l'insegnamento esige che l'accompagnamento musicale sia ancora più variato nel disegno ritmico e i tempi generalmente più accelerati.


Immagini tratte da:

Testo tratto da: Invito alla danza classica, E. Cecchini

Nessun commento:

Posta un commento