lunedì 4 aprile 2011

Nuove prospettive per l'educazione ecologica

Dal diritto all'ambiente ai diritti dell'ambiente

Oggi si punta molto sulla competenza poietica tipica dell'uomo (U. Stoltenberg). Il compito dell'educazione, quindi, sarebbe quello di recuperare questa capacità progettuale.

L'etica ambientale, nel corso della storia, si è declinata in diversi modi:
  • nell'800 si puntava a conservare le risorse e si vedeva la natura come un oggetto dato e limitato;
  • con l'inizio del nuovo secolo la nuova visione puntava a preservare la natura ed è in questo periodo che nasce l'idea del parco. La natura, ora, è un oggetto culturale o un farmaco;
  • estensione della morale anche a soggetti non umani che porta ad una gerarchizzazione degli esseri;
  • la nuova sensibilità ecologica è un atteggiamento che nasce dalla relazione. Il valore non è determinato dall'utilità ma è intrinseco e nono conoscibile in tutte le sue componenti. I soggetti, che avrebbero tutti pari dignità, si inseriscono in un rapporto di coabitazione.
Smith ha lavorato molto sul rapporto tra diritto e terra e ha elaborato alcuni concetti che possono essere riassunti in:
  • la terra è madre del proprio diritto;
  • le linee segnano le regole nel "coltivare";
  • le regole dell'uomo devono essere poste in interazione con l'ambiente.
La legalità non è un'invenzione degli uomini ma nasce dal rapporto uomo-natura.
Nel diritto oggi si sta passando dall'idea di "diritto all'ambiente sano" all'idea di "diritto dell'ambiente ad essere sé stesso".

Nessun commento:

Posta un commento