martedì 22 novembre 2011

Narrazione: la auto-biografia


Se cercassimo sul dizionario cosa significa "biografia" troveremmo qualche cosa che somiglia a:
racconto su basi documentarie della vita di una persona: una biografia romanzata;
l'opera che contiene tale racconto: pubblicare una biografia;
il genere letterario costituito dalle biografie: uno studio sulle biografie ottocentesche
Se invece cercassimo "autobiografia" troveremmo:
narrazione della propria vita; l'opera che ne risulta

Questi generi di narrazione sono, per loro natura "un gioco".

Poiché il gioco è finzione, è illusione, è realtà e immaginazione la premura dell'autore è quella di mediare creando eventi a metà strada tra il divertimento e l'austerità, tra la distensione e l'inquietudine dell'epilogo.
La vita, poi, come avvicendarsi, intricarsi, rimescolarsi di alti e bassi, di cadute e di riprese, di soste e di nuovi slanci, è paragonabile già di se stessa ai giochi e agli intrecci che appartengono alla commedia e ai di lei commedianti.

Nell'autobiografia giochiamo con i ricordi poiché, evocandoli, proviamo tutte le sensazioni tipiche del giocare e, al contempo, allineandoli, disponendoli, ordinandoli come su un tavolo ci accorgiamo ben presto che stiamo realizzando una strana specie di affresco, di intarsio, di sceneggiatura.
Così facendo, disposte le scene salienti le une accanto alle altre per dar senso al disegno, ci accorgiamo di provare la soddisfazione avvertita da chiunque abbia deciso; un bel giorno; di scrivere, sul serio, della propria storia.

Chi ha studiato la psicologia dell'autobiografo dice che il racconto di sé, pur non guarnendo dai brutti ricordi, in quanto sfogo, liberazione e impegno dà sollievo e fa provare un certo qual senso di piacere.


Raccogliere via via quel che, giorno per giorno, si pensa, si dice, si sente interiormente o si ascolta senza consegnarlo soltanto alla memoria è in sostanza una buona cura.
Ma la via del diario è impervia, difficile, in età adulta.
Pur rendendoci conto che, senza annotare, registrare giorno dopo giorno quel che accade, vediamo, ascoltiamo, soprattutto pensiamo, proviamo il disappunto di Doris Lessing:
Se avessi avuto il tempo di tenere questo diario con una certa costanza, ora sembrerebbe il cantiere di un edificio in costruzione, frammenti di questo e di quello ammucchiati, sparsi, disordine, cose varie, nessuna più importante dell'altra.
E, fuor di metafora, la scrittrice anglo-iraniana aggiunge:
Ho dovuto visitarne uno per un articolo, la settimana scorsa, e c'era un mucchio di sabbia qua, una pila di vetri là, qualche trave d'acciaio, sparsa, sacchi di cemento, palanchini. Così dev'essere un diario, i frammenti degli avvenimenti, messi insieme disordinatamente.
Ma ora, a distanza di un anno, comincio a capire quali cose sono state importanti e quali no.
Sì, scrivere un diario è fondamentale: ci regala il grande vantaggio della comprensione quando la commedia ha ancora il sipario alzato.



Per chi volesse approfondire il tema suggerisco i testi di Duccio Demetrio, da cui ho tratto anche alcuni spunti presenti in questo post.

venerdì 18 novembre 2011

Venerdì del libro: Sherlock, Lupin & Io

Oggi, per il "Venerdì del libro" di Homemademamma, vorrei presentarvi una delle novità di Battello a Vapore per ragazzi dai 10 anni: "Sherlok, Lupin & Io - Il trio della dama nera".


Questo libro si presenta come il primo di una nuova collana di libri gialli, che sono anche giochi letterari, ambientati nella Francia di metà Ottocento.
Due dei personaggi più famosi del genere (Sherlock Holmes e Arsenio Lupin) vengnon raccontati in una veste del tutto inedita e assolutamente originale: quando anche loro erano dei ragazzi. E a raccontarli è una narratrice d'eccezione: Irene Adler, personaggio fittizio che compare per la prima ed unica volta nel romanza di Sherlock Holmes "Uno scandalo in Boemia" di Sir Arthur Conan Doyle. Di lei si dice che avesse "il viso della più bella fra le donne, e la mente del più deciso fra gli uomini".

Sulla quarta di copertina è possibile leggere la trama:
Sherlock Holmes, Arsène Lupin e Irene Adler si incontrano per la prima volta a Saint-Malo nell'estate del 1870. Dovrebbero essere tutti e tre in vacanza, ma la sorte decide diversamente. I ragazzi infatti si ritrovano coinvolti in un vortice criminale: una collana di diamanti svanisce nel nulla, un uomo senza vita viene ritrovato sulla spiaggia e una sagoma scura appare e scompare sui tetti della città. La polizia brancola nel buio. Toccherà a qualcun altro risolvere il caso...
Mistero, colpi di scena, ironia...ecco come sarebbero andate le cose se il più famoso detective della storia ed il ladro più furbo si fossero conosciuti a soli 12 anni! Il tutto raccontato dal punto di vista della "prima e unica amica di Sherlock Holmes.

Il libro, devo essere onesta, mi ha colpito soprattutto per la copertina dai colori tenui e dalla bella illustrazione di Iacopo Bruno che secondo me incuriosisce solo a vederla grazie anche all'utilizzo di caratteri da giornale di inizio Ottocento.

giovedì 17 novembre 2011

Oscar Luigi Scalfaro: Lezione di Costituzione

Visto che siamo ancora nell'anno delle celebrazioni del 150° compleanno dell'Italia unita vorrei riportare una parte del discorso che nel marzo del 1988 Oscar Luigi Scalfaro, allora semplice deputato DC, fece a Osimo (Ancona).
Quella del futuro Capo dello Stato fu una lezione sulla Carta costituzionale italiana, non solo dal punto di vista giuridico e politico, ma anche umano.
La conferenza è giunta fino a noi grazie al ritrovamento, nel 1996 da parte di "Panorama", di una registrazione a cui seguì la pubblicazione dei passaggi più importanti.


Quando ci fu la prima seduta dell'Assemblea costituente, il 25 giugno 1946 (le votazioni erano state il 2 giugno), presiedette Vittorio Emanuele Orlando: quello che a scuola era stato presentato come "il Presidente del Consiglio della vittoria".
Allora, terminata la seduta [...], ci fu un grido in aula fatto dagli anziani.
Il grido fu "affissione".
"Affissione" vuol dire che un discorso è ritenuto dall'Assemblea così elevato che merita di essere stampato e messo all'affissione in tutti i Comuni d'Italia.
Così fu per il discorso inaugurale tenuto da Vittorio Emanuele Orlando che presiedette perché era il più anziano. [...] Si cominciò così un lavoro in un'Assemblea che aveva talune caratteristiche che io sottolineo rapidamente con qualche pennellata.

La prima caratteristica era che il denominatore comune in questa Assemblea era certamente un no alla dittatura fascista. [...]

La Carta si presenta [...] come due grandi tavole.
In una vi sono scritti i principi, quelli che sono i valori dell'uomo. Vi sono scritti quei diritti che sono assolutamente inviolabili, dirà l'articolo 2.
Nell'altra vi sono presentate le istituzioni attraverso le quali quei principi passano dall'essere scritti a diventare la realtà di un popolo. Gli istituti democratici hanno il compito di tutelare qui principi, di renderli vivi per ciascuno nel modo migliore, di ripristinarli quando in qualche modo sono offuscati, conculcati, sminuiti, mortificati.
Questa è la seconda tavola: il Parlamento, il governo, la magistratura, la Corte costituzionale, la distribuzione del Paese in comuni, province, regioni: tutto questo può essere preso in considerazione per essere migliorato e aggiornato.
Per la prima parte ritengo che non esista al mondo una Carta più completa e più umana, la quale non è sufficientemente presentata e conosciuta dal popolo italiano, anche, a volte, da ambienti che dicono di credervi e che sono colti e preparati.
Mi è capitato più volte di sentire delle obiezioni che hanno solo il sapore di chi non ha mai voluto perdere il tempo di leggerla o di meditarla.
Ma, non posso non elogiare quell'Assemblea costituente che ha avuto la capacità e la saggezza di scriverla. [...]

Nessuno dei grandi partiti che avevano fatto una lunga e a volte sanguinosa lotta duramente pagata, lotta alla dittatura, voleva essere tagliato fuori dal firmare, dal partecipare e scrivere una Carta di questo genere. [...]
Lì dentro, sui seggi a volte lontanissimi uno dall'altro, vi erano uomini che erano stati in galera insieme, vi erano uomini che erano stati all'estero 10-20 anni insieme, vi erano uomini che avevano sofferto insieme!
Molte volte io vidi sui più anziani del mio partito, nei momenti in cui la politica ci divideva da altri gruppi [...], la forza di mantener ferma un'impostazione in cui credevamo, ma anche una certa pena, quasi che si turbasse un rapporto umano di chi aveva pagato insieme.
Queste sono ricchezze da non disperdere! [...]
Sotto la Costituzione vi sono anche formidabili realtà umane che hanno aiutato uomini di provenienze diverse, di strade diverse, a sentire l'impegno di prendere insieme la penna, Mani diverse per scrivere queste pagine per il popolo italiano. [...]

Ecco, il punto più vivo, la vera grande scelta è che questa Carta è per l'uomo. Questa Carta è per la gente. E' per ciascun cittadino.
Non vi è dubbio che sia stata scritta con questo intendimento e non vi è dubbio che ha questa impostazione. [...]
Vedete, io non dimentico, quando votammo l'articolo 1. L'Aula scattò in piedi. Erano momenti di entusiasmo, ma anche di grande emozione. E quando applaudimmo l'articolo 2 che per me, per la mia visione, per il mio gusto (ma non credo di essere lontano davvero) è il cuore.
"La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo".
Ecco, io vi devo confessare che ogni volta che parlo di questo [...] mi emoziono tanto perché il termine "riconosce" è la condanna di tutte le dittature di ieri e di oggi e speriamo non spuntino domani. [...]
Noi uscivamo da un'esperienza dittatoriale dove lo Stato diventava colui che inventa, genera i diritti li dona al cittadino essendo lui, il germinatore del diritto, il padre del diritto e anche colui che ne dispone. Quindi lo toglie, lo riduce a seconda dei momenti e a seconda delle argomentazioni che lui crede di dover fare sulla realtà storico-politica del momento.
Un'impostazione umana dice: "L'uomo è prima dello Stato. L'uomo è colui che mette al mondo lo Stato. Dall'uomo deriva lo Stato".

E in questa impostazione umana, e aggiungo cristiana, c'è un fatto armonico pieno di fascino: dall'uomo discende lo Stato, il quale ha un compito solo, quello di servire l'uomo. [...]

File:Scalfaro Oscar Luigi 3.jpg


Per terminare ecco un breve video sulla Costituzione italiana che riassume i principi fondamentali.


mercoledì 16 novembre 2011

Idee natalizie a punto croce

Oggi vorrei proporvi due differenti idee per regalini natalizi ricamati a punto croce.

La prima idea sono un guanto e una presina viola (colore molto di moda nell'ultimo periodo) con inserto a punto croce.


Come ricamo ho scelto due differenti tipi di cuore in stile country realizzati con filo monocolore molto simile al colore delle stampe della stoffa.
Gli schemi, tratti da "Enciclopedia del punto croce" (1996), sono stati ricamati usando tre fili sia per il punto croce sia per il punto scritto.

La seconda idea, invece, è quella di realizzare un piccolo quadretto.


Per realizzare questo progetto ho utilizzato delle cornice Ikea che avevo in giro da tempo, comprate nell'attesa di inventarci qualche cosa.
Dopo aver tagliato la tela aida a misura (la mia misura 70 punti per 43) ho scelto dei soggetti natalizi che ho ricamato utilizzando tre fili.
Gli schemi, tratti da "Il grande libro di Natale" (1998) per le palline e dalla rete per la madonnina.

lunedì 14 novembre 2011

Attività all'aria aperta: Antica Fiera di San Martino

Per festeggiare San Martino, ogni anno a Canelli (AT) va in scena "L'antica fiera di San Martino", abbinata alla Fiera Regionale del tartufo bianco.
Dalle 8.00, nel centro cittadino, oltre 150 bancarelle hanno esposto le loro merci. Oltre alle bancarelle presenti in un classico mercato, in Corso Libertà produttori locali hanno esposto le delizie gastronomiche locali.


Formaggi, farine, confetture, frutta e verdure di origine biologica, noci e nocciole,...

La Fiera Regionale del Tartufo, allestita nelle Cantine Gancia, ha consentito l'esposizione di circa cinque chilogrammi di tartufo bianco, cifra considerevole vista l'annata magra.

Durante questa manifestazione la città di Canelli; nell'ambito del progetto di candidatura per il riconoscimento da parte dell'Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli; ha anche aperto le sue famose cantine scavate nel tufo, chiamate "Cattedrali sotterranee".


Per avere altre informazioni sugli eventi organizzati dal Comune di Canelli si può consultare il sito ufficiale dell'amministrazione comunale.

giovedì 10 novembre 2011

La bellezza nella Parola - Il nuovo Evangelario Ambrosiano e capolavori antichi

La mostra "La bellezza nella Parola" è aperta dal 5 novembre all'11 dicembre 2011 presso Palazzo Reale, la Galleria San Fedele e la Chiesa di San Raffaele.



Tema della mostra è l'Evangeliario, cioè il prezioso volume usato nella liturgia cattolica per proclamare il Vangelo.
Nella Chiesa di San Raffaele, destinata all'adorazione eucaristica permanente, alcune opere contemporanee mirano ad aiutare alla preghiera ed al raccoglimento.
Nella Galleria San Fedele (fino al 22 dicembre) sono invece esposti alcuni bozzetti preparatori che gli artisti hanno preparato.

Alcuni bozzetti

La vera e propria mostra, invece, occupa parte del primo piano di Palazzo Reale.


La mostra, unica nel suo genere, raccoglie nella prima sezione una serie di Evangeliari antichi, fra i quali quello di Teodelinda, Ariberto, Chiavenna, Vercelli, Busto Arsizio, Sarezzano, Bobbio, il Pietro Casola...


Uno dei pezzi più antichi è rappresentato dall'Evangelario di Teodelinda (fine VI secolo) in cui una croce leggermente più alta del fondo, decorata con gemme e paste vitree, spartisce la superficie in quattro campi rettangolari, ognuno dei quali è occupato da cammei in montature ovali. Tra i cammei e i bracci della croce sono inserite due strisce d'oro con l'iscrizione di dedica.
L'Evangelario, di cui si conservano solo i due piatti esposti, fu inviato da Papa Gregorio Magno alla regina Teodelinda per la nascita del figlio nell'anno 603.


Grande esempio di arte amanuense è invece l'Evangeliario di Pietro Casola, realizzato all'inizio del XVI secolo.
L'Evangeliario, dalle dimensioni interessanti (cm 42x35), risulta composto da 25 fogli il cui testo è disposto su 14 linee, con varianti dovute alla presenza delle miniature e di notazione musicale.
Le cornici con motivi floreali e lo stemma del canonico Casola accompagnano il testo evangelico, e all'inizio della pericope un piccolo quadro ne illustra il contenuto: ecco dunque narrati anche in forma di immagini gli eventi più importanti delle scritture.
Il centro della mostra è segnato da un'eccezionale reliquia: dalla città del Vaticano, infatti, è giunto l'Evangeliario di Paolo VI, quello appoggiato sul feretro degli ultimi tre pontefici e in particolare su quello del beato Giovanni Paolo II.


Nella terza ed ultima sezione, quella contemporanea, è possibile ammirare per la prima ed unica volta le coperte e le 73 tavole originali del nuovo Evangeliario Ambrosiano, donato dal Cardinale Dionigi Tettamanzi al Duomo e alle parrocchie e realtà significative della Diocesi a coronamento del suo ministero episcopale.


Per avere maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale.
Dimenticavo, tutte e tre le sedi espositive sono ad entrata gratuita.

Galleria d'Italia - Piazza Scala Milano

Oggi ho avuto l'occasione di visitare un nuovissimo museo aperto in Piazza della Scala da Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo: Galleria d'Italia.


Il complesso espositivo si snoda tra due palazzi storici: Palazzo Anguissola Antona Traversi e Palazzo Brentani che meritano una brevissima descrizione.


Il corpo interno di Palazzo Anguissola Antona Traversi fu realizzato su progetto di Carlo Felice Soave tra il 1775 e il 1778, mentre il corpo affacciato su via Manzoni fu realizzato in epoca più tarda (1829) da Luigi Canonica.


Nel 1817 il conte Anguissola vendette il suo palazzo a un ricco esponente della borghesia milanese, l'avvocato Giovanni Battista Traversi, che oltre a commissionare l'ampliamento su via Manzoni, fece realizzare al Canonica lo scalone d'onore e il chiostro quadrato ad angoli smussati con colonne doriche.
Nel Novecento questo palazzo divenne l'abitazione di Raffaele Mattioli, fondatore della Banca Commerciale Italiana.
L'aspetto attuale si deve al restauro compiuto negli anni Novanta ad opera di tre architetti: Valle, Broggi e Burkhardt. Durante questi lavori sono stati aggiornati tutti gli impianti elettrici e di climatizzazione e sono stati completamente recuperati i decori in oro, gli strucchi e i gessi.


Palazzo Brentani fu progettato da Luca Beltrami tra il 1906 e il 1911.
Questo edificio ben rappresentano la Milano che cresce e il nuovo stile che va imponendosi all'inizio del XIX secolo: il sentimento predominante non è più quello aristocratico e nobiliare ma quello borghese e più funzionale, che andrà poi evolvendosi fino ad oggi.

Le sale delle Gallerie d'Italia - Piazza Scala, Milano, ospitano 197 opere, tra dipinti e sculture, che testimoniano l'arte dell'Ottocento soprattutto lombardo.
Nelle 23 sale visitabili (quelle relative al '900 apriranno nella primavera del 2012) si segue un itinerario immaginario che da Canova arriva a Boccioni.
Nell'ingresso si viene accolti da una scultura di Giò Pomodoro che campeggia nel chiostro quadrato di Palazzo Anguissola Antona Traversi. La visita, poi, inizia proprio da questo primo palazzo dove, al pian terreno, si possono ammirare i bassorilievi di Canova e alcuni dipinti di Hayez, Miraglia, Molteni, Ronzoni e Piccio.

L'ultimo addio del figlio del doge Foscari alla sua famiglio - Heyez, 1844

Lo scalone d'onore conduce, poi, al secondo piano dove sono allestite sette sale. Le prime due sale (8-9) del piano nobile propongono esempi di dipinti che possono essere fatti risalire al tema della grande epica del Risorgimento.

Battaglia della Cernaia - G. Induno, 1855

Quattro sale sono dedicate all'immagine di Milano nella veduta e nella pittura prospettica con particolare attenzione al Duomo. L'ultima sala, invece, è dedicata ai Navigli milanesi.
La visita continua, poi, nelle sale al pian terreno di Palazzo Brentani. In queste sale, partendo dai paesaggi lombardi, si passa per il revival del Settecento, la pittura di genere, i macchiaioli e i divisionisti, la pittura alpestre e si arriva al simbolismo e ad Umberto Boccioni, ospitato nella ventitreesima ed ultima sala.
Proprio in alcune delle ultime sale sono esposti i dipinti che maggiormente mi hanno colpito:

Andrea Tavernier, Mattino autunnale
Mattino autunnale - Tavernier, 1902

La scuola del dolore - Rossi, 1895

Tre donne - Boccioni, 1909-10


La visita alla galleria, fino all'apertura della parte sul Novecento, è totalmente gratuita; così come l'uso dell'audioguida. A breve, mi è stato comunicato che sarà disponibile anche l'applicaizone per iPod, iPhone e iPad.

Io ho utilizzato l'audioguida; ascoltando tutti i contenuti disponibili che consistono nella spiegazione generale delle opere con approfondimenti su opere particolari e sui fregi architettonici delle sale; e ho dedicato alla visita quasi due ore.

Per avere maggiori informazioni vi consiglio di consultare il sito ufficiale che, tra l'altro, permette di scaricare una presentazione dei palazzi e della collezione.

lunedì 7 novembre 2011

Marie Curie

Oggi, prendendo spunto dal doodle di Google, vorrei parlarvi di Marie Curie.

144° anniversario della nascita di Marie Curie

Marie Curie, infatti, nasceva 144 anni fa (7 Novembre 1867) a Varsavia.
Nel 1903 questa studiosa fu insignita del premio Nobel per la fisica (insieme al marito e ad Antoine Becquerel) e, nel 1911, del premio Nobel per la chimica per i suoi lavori sul radio.



A Marie Curie dobbiamo l'invenzione e la diffusione delle unità mobili di radiografia come mezzo di diagnosi che salvarono moltissime vite durante la guerra ed ancora oggi sono alla base di diagnosi mediche.

Per avere più notizie su questa donna-studiosa vi consiglio questi materiali reperibili in rete:
Marie Curie su Discovery Education (cartone animato in lingua inglese)

venerdì 4 novembre 2011

Maurizio Cattelan al Guggenheim Museum di New York

Dal 4 Novembre al 2 Gennaio 2012 il Guggenheim Museum di Ney York ospiterà una retrospettiva (128 opere) dell'italianissimo Maurizio Cattelan.

Mauriozo Cattelan, nato a Padova nel 1960, inizia la sua carriera artistica a Milano. Il suo debutto, però, avviene a Bologna nel 1991 quando presenta "Stadium 1991": un lunghissimo tavolo da calcetto, con undici giocatori senegalesi ed altrettanti scelti tra le riserve del Cesena.


L'opera più nota di Cattelan è stata realizzata nel 1999 e raffigura Giovanni Paolo II schiacciato dal peso di un'enorme meteorite e circondato da vetri infranti.


Opere di Maurizio Cattelan si trovano un po' in tutto il mondo, come ad esempio:

Lavorare è un brutto mestiere - Venezia, 1993

The wrong galley - New York 2005

Nella retrospettiva che viene presentata a New York si coglie molto bene la riflessione sulla molte presente in molti lavori dell'artista italiano. Riflessione che resa esplicita dall'uso della tassidermia, che rappresenta uno stato di vita apparente fondato sulla morte reale. Forse la più struggente delle sue scene di animali antropomorfi è "Bidibidobidiboo" (1996) in cui uno scoiattolo disperato si è suicidato nella sua cucina.


In "Maurizio Cattelan: Tutto", l'artista ha creato un'istallazione site-specific per il Guggenheim. La mostra riunisce praticamente tutto ciò che l'artista ha prodotto dal 1989 ad oggi e presenta le opere in massa, infilate a casaccio. La mostra si presenta come un esercizio di mancanza di rispetto: l'artista ha appeso il suo lavoro come in una lavanderia a secco.
Secondo i critici del famoso museo newyorchese gli oggetti rivelano esplicitamente il sottotono della morte che pervade tutto il lavoro dell'artista costituendo, nel complesso, un'istallazione d'arte drammatica.




Maggiori informazioni possono essere trovate qui:

giovedì 3 novembre 2011

Calendario dell'Avvento

Quest'anno, per realizzare il mio calendario dell'Avvento ho deciso di utilizzare le perline Pyssla acquistate all'Ikea.


Seguendo degli schemi per il punto croce ho realizzato questi 25 soggetti natalizi, con l'accortezza di lasciare un piccolo foro per inserire un pezzo di filo da pesca.
Ogni giorno, dal Primo di Dicembre, una piccola decorazione verrà appesa vicino al camino per segnare l'avvicinarsi del Natale.

Ecco qualche piccolo consiglio:
  • scegliete soggetti piccoli perché, rispetto al punto croce, utilizzando le perline vengono molto più grandi. I miei decori hanno all'incirca l'altezza di 15 punti;
  • per stirare le perline io preferisco usare la carta da forno piuttosto che i foglietti di carta che vengono venduti insieme ai teleietti. Questo perché la carta da forno mi sembra più resistente e soprattutto può avere dimensioni maggiori;
  • nel caso in cui il disegno da voi scelto risulti troppo grande non disperate: potete realizzare il progetto in due parti e, dopo aver stirato una lato di perline separato, unire le parti per creare il soggetto intero stirandolo (io ho fatto così per il cappello da Babbo Natale);
  • sulle creazioni possono essere aggiunti brillantini, glitter e colle colorate dopo aver stirato il progetto da entrambi i lati. Allo stesso modo possono essere aggiunti dettagli con i pennarelli indelebili.

mercoledì 2 novembre 2011

La cultura in discarica...

Oggi nei cassoni della discarica , pronti per andare al macero, ho trovato una quarantina di libri.


Tra gli altri ho trovato una prima edizione di "Cantiere Francesco Silva" di Alfredo Segre. Il testo,
finito di stampare il 30 Maggio 1938, è praticamente nuovo. Penso mai letto perché, come capita in molti libri "vecchiotti" ha ancora delle pagine non tagliate nel margine superiore.
Del testo non so molto a parte che racconta un viaggio nell'Africa Nera ed è stato premiato nel 1933 dall'"Accademia Mondadori" nella sezione romanzi.

I libri che ho "salvato" sono:
  1. Il popolo senza terra - Ludwig Leisohn (1947)
  2. La famiglia Herries: Valessa - Hugh Walpole (1939)
  3. La famiglia Herries: La fortezza - Hugh Walpole (1944?)
  4. Berlin Alexanderplatz - Alfred Doeblin (1946)
  5. Il caso Maurizius - Jakob Wassermann (1945)
  6. Figlio!... Figlio mio!... - Howard Spring (1940)
  7. I barring - William Von Simpson (?)
  8. Colloqui col Manzoni - Tommaseo Bonghi Borri (1944)
  9. Campagna di Francia - Volfgang Goethe (1945)
  10. Una vita romantica: Berlioz - Adolphe Boschot (1945)
  11. La contessa Lara - Maria Borghese (1944)
  12. Ellery Queen non sbaglia - Ellery Queen (1952)
  13. L'avvocato del diavolo - Erle Stanley Gardner (1952)
  14. Nozioni fondamentali di lingua inglese - Corneliani e Jacometti (1957)
  15. Step by Step to Commercial English - Alessandro Polo (1983)
  16. Fedra - Gabriele D'Annunzio (1940)
  17. Studi dei discepoli in onore del maestro - Miscellanea Adriano Gazzana (1960)
  18. Usare e non sciupare: la terra, l'acqua, l'energia, l'aria (1980)
  19. Due animaletti interessanti: vita e segreti della lumaca e del lombrico (1975)
  20. Il nostro corpo: come respiriamo? Anche le piante respirano? (1975)
  21. I sassi e la terra: interroghiamo le pietre (1975)
  22. Come nasce... il frutto (?)
  23. Non voglio ammalarmi - Kathryn Smith (1985)
  24. Buchi nell'acqua (?)
  25. Dizionario di banca e di borsa: 3 volumi (1979)
  26. Meravigliosa Italia: enciclopedia delle regioni - 15 volumi (1969)
La cosa che mi ha lasciata un po' triste è il fatto che nel cassone della carta ci fossero moltissimi libri riconducibili a biblioteche di classe o scuole elementari. Possibile che non si sia pensato ad una soluzione alternativa al macero?