martedì 14 febbraio 2012

Attività all'aria aperta: Pavia

Se con Pavia pensate alla Certosa questo post non fa per voi... L'itinerario che vi propongo, e che abbiamo seguito oggi, si snoda per le vie del centro ed è ampiamente illustrato in "Guida pratica di Pavia e Certosa"; un libricino scritto da Mara Zaldani, una guida turistica. L'autrice afferma che sono necessarie circa tre ore per visitare la città ma noi ci abbiamo impiegato praticamente tutto il giorno.

Il primo monumento che abbiamo trovato sulla nostra strada è il Ponte Coperto sul Ticino, inaugurato come si può ammirare attualmente nel 1951 dopo i bombardamenti anglo-americani del 1944 che distrussero parte del tetto ligneo e delle colonnette.


San Michele Maggiore (1118 d.C.) è la prima chiesa che abbiamo visitato.
Notevolissima la facciata in arenaria, pietra poco costosa, molto malleabile ma che subisce un costante ed inarrestabile degrado.


All'interno vi consiglio di ammirare il crocefisso d'argento del X secolo, la Madonna del Rosario e l'altare che, come in molte altre chiese di Pavia, è molto sopraelevato rispetto alla parte dedicata ai fedeli.
Nella navata centrale, inoltre, è segnato con quattro pietre circolari nere il posto in cui si pensa venisse posto il trono con cui venivano incoronati i re (una copia della corona ferrea è disegnata sull'iscrizione)

San Teodoro, una chiesetta a pianta rettangolare, è un piccolo gioiellino. Qui da ammirare sono le colonne affrescate, il presbiterio e l'affresco della veduta di Pavia cinquecentesca.


In Piazza del Duomo possiamo osservare, oltre al Duomo e ai resti della Torre Civica, anche il palazzo del Vescovado e una copia del Regisole, una statua equestre che rappresentava un imperatore di cui non è nota l'identità.


Entrando dalla porta principale dell'Università (via Strada Nuova) si passa per il cortile delle statue in cui troneggiano 4 grandissimi uomini di scienza italiana: Golgi (premio Nobel per le ricerche sul sistema nervoso), Panizza (medico dedito alle ricerche microscopiche), Bordoni (matematico) e Porta (inventore della cartella clinica).


Uscendo dal cancello che ci si trova davanti si può ammirare sulla destra la facciata dell'Aula Magna molto simile ad un tempio greco. Procedendo sempre dritti si arriva a piazza Leonardo da Vinci si trovano tre delle cinque torri rimaste delle 100 di cui si parla in testi antichi.


Santa Maria del Carmine, consacrata nel 1511, è la chiesa che in assoluto dovete visitare e a cui vi consiglio di dedicare un po' di tempo.


Al suo interno meritano uno sguardo le sedici cappelle di "proprietà" di famiglie e corporazioni come ad esempio quella dei macellai e dei ciabattini.
In una cappella del transetto si trovano le spoglie del patrono di Pavia: San Siro.

Pezzo forte della Chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro (Piazza S. Pietro in Ciel d'Oro) è sicuramente l'abside con l'arca in marmo costruita tra il 1360 e il 1400.
Sotto l'altare il sarcofago in argento che contiene le spoglie di Sant'Agostino giunte dalla Sardegna.


Merita una visita anche la sagrestia (porta sulla navata di sinistra) a pianta rettangolare stupendamente affrescata probabilmente tra il 1506 e il 1561.
Al centro della volta c'è S. Agostino meditante, circondato da decorazioni tra il bizzarro, il grottesco e il raffaellesco.


Percorrendo via Liutprando si arriva nel giro di pochissimi minuti al Castello Visconteo che fu iniziato nel 1630 da Galeazzo II Visconti, che aveva conquistato la città l'anno precedente.
Il palazzo fu costruito per i piaceri e i divertimenti e non è un castello, anche se ne ha alcune caratteristiche come i torrioni angolari, il fossato e i ponti levatoi.


Qui il duca veniva per i ricevimenti e per la caccia, dato che dietro l'edificio c'era un parco di 9 km che sfiorava i possedimenti della Certosa.
Oggi il palazzo è inserito all'interno di un parco che consente di ammirarlo dall'esterno senza pagare il biglietto d'ingresso. Sempre senza biglietto è possibile visitare il cortile interno.


Il nostro tour per Pavia è terminato e, riprendendo il Ponte sul Ticino siano tornati alla macchina...


Alcune informazioni pratiche:
  • vi consiglio di parcheggiare lungo via XXV Aprile, un viale in cui il parcheggio è libero (senza pagamento di pedaggio o disco orario);
  • noi abbiamo pranzato, con menù fisso a 10 euro, alla trattoria-pizzeria "Vecchia Pavia" in via Mantovani 3 (vicinissima a San Michele);
  • le chiese chiudono per la pausa pranzo e riaprono alle 15.00, quindi programmate bene la vostra visita;
  • i negozi più famosi di Pavia si trovano in via Strada Nuova e in Piazza della Vittoria.

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