giovedì 28 giugno 2012

Trekking educativo

Cosa fare in estate, soprattutto quando si hanno dei bambini?
Io non ho figli, ma lavoro come educatrice in centri estivi e sono una "figlia". I miei genitori, tutte le estati, mi portavano a visitare qualche cosa di curioso vicino a dove andavamo al mare, alla nostra casa in montagna,...  Un modo per farmi apprezzare le bellezze della "nostra Italia" e scoprire insieme posti nuovi che magari neanche loro avevano visto. Lo stesso ho fatto io con i miei ragazzi dei centri estivi, ho sempre scelto escursioni sul territorio: vicine (quindi poco costose in termini di pullman), curiose ed insolite.

Oggi vi propongo l'ultima gita in ordine di tempo studiata con i miei genitori... Destinazione passo San Marco (1992 m.s.l.m).


Noi abbiamo raggiunto il passo dal versante bergamasco posteggiando nei pressi del Rifugio Passo San Marco 2000, un rifugio di recente costruzione che si trova proprio sul ciglio della strada sulla destra.
Dopo aver lasciato la macchina abbiamo iniziato la nostra "escursione" a piedi. Imboccando la strada asfaltata sulla sinistra abbiamo raggiunto la casa cantoniera che sul suo muro esterno riporta alcuni lastroni su cui è disegnato il "leone di San Marco" e un ricordo di Papa Pacelli. Questo è uno dei più antichi rifugi sulle Alpi e risale al 1593.


La casa cantoniera, come il passo vero e proprio, si trovano sulla "Via Priula", una strada del XVI secolo che collegava la città di Bergamo con quella di Morbegno.
La strada venne tracciata per facilitare lo scambio commerciale tra la Repubblica di Venezia (che governava sull'intera provincia di Bergamo) e la Svizzera che fino al 1797 governava sul territorio valtellinese (la Valtellina appartenne ai Grigioni dal 1512 al 1797).
Il tracciato partiva da Porta San Lorenzo (oggi Porta Garibaldi) a Bergamo e risaliva la Val Brembana superando Sedrina, Zogno, San Pellegrino Terme, San Giovanni Bianco, Piazza Brembana, Olmo al Brembo e Mezzoldo per poi iniziare la sua discesa una volta superato il Passo. Sul versante Valtellinese la via toccava il paese di Albaredo per San Marco prima di giungere a Morbegno. Questo tracciato venne costruito ex novo con l'impiego di ingenti somme da parte della Serenissima che pensò di rientrare delle spese applicando una gabella aggiuntiva alle zone interessate oltre alla manutenzione della via.

A sdestra della casa cantoniera è possibile raggiungere in una ventina di minuti il passo vero e proprio percorrendo parte della "Via Priula" ancora in buonissime condizioni e ben segnalata.


Il sentiero offre una bellissima vista sulla vallata bergamasca e permette di ammirare, in questo periodo, la flora alpina tipica di questa parte delle Alpi.


Una volta raggiunto il colle vi consiglio di "cercare" tra i prati le sculture di Angelo Gabriele Fierro.


Lo scultore di Cerviana (Avellino) da anni residente a Morbegno (Sondrio), partendo da materiali naturali, ha dato vita alle rocce creando una serie di volti ed esseri che sembrano vegliare sul passo.


Da questo punto è possibile partire per altre escursioni di interesse storico e naturalistico, in particolare vi segnalo che proprio da questo "lucertolone" parte il sentiero che porta alle trincee della prima guerra mondiale.



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lunedì 25 giugno 2012

Attività all'aria aperta: Festa nazionale dei Castelnuovo d'Italia

Nel week-end appena passato, nel paese della "mia metà", si è svolta l'annuale riunione dei Castelnuovo aderenti al patto di fratellanza.

In Italia, solamente i comuni che portano del loro nome "Castelnuovo" sono 26, senza contare le località e le frazioni.
Il toponimo deriva dal latino "castrum", che equivale ad un insediamento militare sviluppato dai Romani per poter difendere luoghi di una certa importanza. Da questi primi insediamenti nasceranno, in epoca Medievale, i "castelli". E' in questo periodo dell'"incastellamento" che si forma anche la maggior parte delle strutture che daranno il nome ai diversi Castelnuovo d'Italia.

L'idea di un "patto di fratellanza" nasce nel 2003 a Castelnuovo Rangone quando, in occasione di una festa, il Cavalier Bortolamasi ebbe l'idea di invitare i comuni con nome "Castelnuovo". A questo primo incontro ne seguirono molti altri che portare alla firma, nel 2004, del Protocollo d'Intesa del Patto di Fratellanza che si pone come obbiettivo quello di favorire l'incontro tra i comuni aderenti in un'ottica di arricchimento reciproco.

Quest'anno l'incontro annuale si è svolto a Castelnuovo Calcea e ha visto la partecipazione di:
- Castelnuovo Belbo (Asti)
- Castelnovo del Friuli (Pordenone)
- Castelnuovo del Garda (Verona)
- Castelnuovo Don Bosco (Asti)
- Castelnuovo Rangone (Modena)

Gruppo sbandieratori di Costigliole d'Asti

Le delegazioni intervenute alla sfilata: Sindaci, Croce Verde, gruppi Alpini e la Leva 1994

Vespe ed Auto d'epoca sul sagrato della Chiesa di Castelnuovo Calcea

venerdì 22 giugno 2012

Venerdì del libro: una baby sitter portata dal vento...


Nel 1934 una giovane scrittrice australiana conosciuta con lo pseudonimo di Pamela Lyndon Travers (Travers era il nome del padre) diede alle stampe le avventure della più famosa baby sitter del mondo: Mary Poppins.
Il personaggio di Mary Poppins è molto interessante per molti aspetti: in primo luogo è in parte autobiografico, in fatti Pamela Lyndon Travers fu per un certo periodo essa stessa una baby sitter. Inoltre Mary Poppins si presenta come un personaggio sovversivo, in un'epoca in cui le tate dovevano insegnare e trasmettere i valori più rigidi e le regole più rigorose della società.

Un aspetto oggi anacronistico è il fatto che nei libri non si incoraggia la creatività dei bambini: ai bambini è consentito solo l'accesso ad un mondo in cui altre persone hanno delle avventure e ai piccoli è solo chiesto di guardare. 


Il primo romanzo, dal titolo "Mary Poppins", è quello che ha ispirato il famoso film Disney. L'adattamento cinematografico non piacque molto all'autrice: la Mary dei libri ha infatti un carattere più collerico e vanitoso ma soprattutto a Pamela non piacquero le parti in cui compaiono cartoni animati, parti che Disney si rifiutò di eliminare.


Forse non molti sanno, però, che a questo romanzo ne seguirono altri: Mary Poppins ritorna (1935), Mary Poppins apre la porta (1943), Mary Poppins nel parco (1952), Mary Poppins dalla A alla Z (1962), Mary Poppins in cucina (1975), Mary Poppins in via dei Ciliegi (1982) e per finire Mary Poppins e i vicini di casa (1988). Tranne Mary Poppins dalla A alla Z e Mary Poppins in cucina tutti i romanzi sono stati pubblicati in italiano, anche se quello che ha maggiormente riscosso successo di pubblico è stato il primo.


Le illustrazioni originali dei libri furono curate da Mary Shepard, figlia d'arte: suo padre, tanto per avere un'idea, lavorò con AA Milne alla creazione di Winne the Pooh.


Con questo post partecipo al "Venerdì del libro" di Homemademamma.

lunedì 18 giugno 2012

Non sono sparita... sono solo fuggita qualche giorno a Berlino

Dall'ultima volta che ho scritto sul blog sono successe un po' di cose. Di sicuro la più importante è che dovrò operarmi alle tonsille e, visto che a luglio lavorerò tutto il mese in un centro estivo, ho fissato l'intervento per le 6 di Agosto.
Visto che i "giorni utili" per le vacanze si sono così drasticamente ridotti ho deciso di partire per una tre giorni in una capitale europea. La scelta è caduta su Berlino, un po' perché era da qualche anno che avrei voluto visitarla un po' perché in questo periodo c'erano delle vantaggiose offerte.


Partenza da Milano Malpensa martedì 12 Giugno alle 8.50 ed arrivo a Berlino Schoenefeld alle 10.35. Questo aeroporto berlinese è collegato al centro città da numerosi treni che fermano in tutte le principali stazioni. La corsa costa 3,00 euro (biglietto per le aree ABC) ma dall'obliterazione il biglietto vale 120 minuti quindi l'ho utilizzato anche per raggiungere l'hotel che si trovava proprio a fianco del centro congressi Urania.

Da casa avevo prenotato la visita alla cupola del Reichstag, sede del Parlamento tedesco.
La visita, con audioguida, è gratuita e permette di godere di un bellissimo panorama della città. La guida audio (totalmente automatica) illustra, oltre al funzionamento del Parlamento, anche tutte le costruzioni che si possono ammirare guardando fuori dalle vetrate.


Uscita, dopo circa un'ora, è iniziata la visita a piedi del Mitte, il centro di Berlino "est".
La Porta di Brandeburgo era in parte coperta per il Fun Cup organizzato per gli Europei di Calcio. Nonostante questo è possibile visitare la "Stanza del Silenzio", un luogo areligioso sorto su iniziativa popolare.
La seconda tappa prevista è quella all'Holocaust - Denkmal, istallazione sorta per ricordare l'olocausto e per offrire un luogo che dovrebbe favorire l'introspezione e la riflessione.


Dopo la pausa pranzo in un ristorante asiatico la visita continua su Unter den Liden (una delle vie principali di Berlino) e a Gendarmenmarkt dove vi consiglio di visitare le due chiese gemelle: il Duomo Francese e il Duomo Tedesco in cui è possibile gironzolare gratuitamente per una mostra permanente che racconta la storia della città di Berlino.


Sotto gli alberi di Lustgarten osservo il Duomo, costruito per essere il contraltare Protestante di San Pietro, e il "Museo vecchio".
Proseguendo verso Alexanderplatz sul lato del marciapiede del Duomo si può entrare ad ammirare la hall dell'Hotel Radimon famoso per il suo acquario. Dall'altra parte della strada il Marx - Engels Forum, il Palazzo Rosso (sede del Municipio di Berlino), la fontana di Nettuno e la Marienkirche, la chiesa più antica di Berlino famosa per la sua Danza Macabra che racconta un'epidemia di peste.
La torre della TV costruita durante il blocco sovietico, a simbolo perenne della potenza comunista, divide il Marx - Engels Forum da Alexanderplatz dove martedì si stava svolgendo una manifestazione a favore della pace.


La giornata si chiude nel quartiere di Nitrolaiviertel dove si dice fosse nata la città di Berlin e che oggi appare come un borgo medievale ricco di negozietti suggestivi (in realtà il quartiere è stato quasi completamente ricostruito dopo la guerra).


Mercoledì la giornata è iniziata all'insegna del "Muro".
Arrivata a Potsdamer Platz mi sono diretta lungo Stresemannstrasse a Niederkirchnerstrasse dove si possono vedere il Martin - Gropius - Bau, il Parlamento Regionale e "Topografia del Terrore" (museo gratuito molto suggestivo sorto sulle rovine del palazzo che ospitò la polizia segreta nazista). Proprio davanti al museo si può ammirare uno dei pochi tratti di muro ancora conservati all'interno della città. Gli altri tratti sono stati abbattuti e sulle "rovine" sono stati inseriti dei sanpietrini a livello della pavimentazione stradale.
La tappa successiva mi ha portato al Checkpoint Charlie, un tempo punto di passaggio tra la Germania Est e la Germania Ovest.


Lungo Friedrichstrasse ci si può dare allo shopping: io vi consiglio la "Gallerie Lafayette" e lo shop della Ritter Sport.
Nel pomeriggio la visita si è concentrata nella zona del Tiergarten, il polmone verde di Berlino.


Il parco nacque per ospitare una riserva di caccia. Durante la guerra venne distrutto e successivamente si abbatterono gli alberi per ricavarne legna da ardere. L'aspetto attuale si deve alle donazioni di alberi fatte dalle altre giornate della Germania.
Vicino al Tiergarten sorge la "Casa delle Culture del Mondo" (chiamata dai berlinesi ostrica gravida), un grandissimo carillon regalo della Mercedes alla città e il Belvedere, residenza del Presidente della Repubblica.


Mentre raggiungevo la metro mi sono fermata ad ammirare la Vittoria Alata che sorge al centro della più grande rotonda di Berlino.
Per "riposare" un po' i piedi vi consiglio la visita della città con gli autobus di linea (biglietto AB): il 200 permette di visitare la parte sud della città passando per il quartiere delle ambasciate, mentre il 100 passa per il Mitte.
Io ho preso il 200 all'andata (scendo ad Alexanderplatz) e il 100 al ritorno (scendo allo zoo-aquarium) per poi visitare l'Europa Center (entrate per vedere il particolare orologio), la Kaiser-Wilhem Gadachtniskirche (la cui parte antica è coperta per dei lavori di consolidamento della facciata) e il regno dello shopping di Berlino Ovest: Kurfurstendamm (qui trovate l'Hard Rock Cafè), Tauentzienstrasse (shop della Lego) e l'enorme emporio KaDeWe (al sesto piano superlativo reparto food).


L'ultimo giorno mi sono spinta un po' lontana dal centro per esplorare il quartiere di Friedrichshain famoso soprattutto per l'East Side Gallery, la più grande sezione di Muro ancora in piedi che è stata "decorata" con murales realizzati da artisti di diversi paesi.






Mentre tornavo in hotel per recuperare i bagli proprio vicino alla mia fermata della metro si stava svolgendo un mercato di prodotti biologici. Un bouquet di colori e sapori molto particolari.


Va beh, il viaggio è giunto al termine e non resta che riprendere l'aereo e tornare a Milano Malpensa.

venerdì 1 giugno 2012

Venerdì del libro: Internazionale

Oggi, per il "Venerdì del libro" di Homemademamma, vorrei parlarvi di una rivista molto carina che ho letto per la prima volta lo scorso week-end mentre andavo in treno dalla "mia metà".


La rivista in questione è "Internazionale", un settimanale che pubblica su ogni numero una selezione di articoli tradotti provenienti da giornali stranieri.
Gli articoli sono molto vari sia per temi trattati sia per la provenienza (Paesi Europei, Africani, Americani, Sud Americani, ...) e offrono notizie spesso ignorate sui nostri quotidiani.
Nelle ultime pagine del giornale si trovano recensioni di film (giornalisti stranieri recensiscono il nostro cinema) e musica oltre ad un racconto breve e all'oroscopo.


Per chi volesse farsi un'idea del prodotto editoriale prima di comprarlo (costa 3,00 euro) o prenderlo in prestito in biblioteca vi lascio il link al sito che contiene il sommario e una selezione di articoli del numero in edicola.