lunedì 18 febbraio 2013

Attività all'aria aperta: Carnevale di Valtorta


Sabato io e "la mia metà" siamo andati a Valtorta per il carnevale, purtroppo la scheda della macchina fotografica è rimasta a casa, quindi in questo post userò immagini tratte da internet.


Il Carnevale di Valtorta da secoli si ispira al mondo fantastico del bosco, di diavoli, elfi ed uomini selvatici che, una volta l'anno si incarnano in misteriosi personaggi dai volti spesso inquietanti. E' la mitologia medievale della montagna e del mondo contadino che, per un giorno prende forma.
Le maschere tradizionali di questo strano Carnevale sono: "i furchetì" (figure demoniache con una forca in mano), la ègia (nonna), il vecio (il nonno), la meda (la zitella) e ol barda (lo zio celibe).


Lungo le vie del paese è possibile rivivere la storia di questa manifestazione grazie alla mostra fotografica che unisce scatti d'epoca ad immagini più recenti a colori.

Durante il pomeriggio di festa abbiamo potuto visitare gratuitamente anche tutti i piccoli musei che caratterizzano i vecchi palazzi del centro storico, in particolare l'Ecomuseo.


Il museo è nato con il preciso intento di riscoprire e conservare il passato offrendo alle giovani generazioni la possibilità di riscoprire una civiltà ed una cultura che stanno scomparendo.
All'interno della sede museale si possono ammirare, assieme agli arredi propri della vita domestica, ambienti e strumenti tipici dell'artigianato.


Poco distante dal museo è possibile visitare la Chiesa Parrocchiale dell'Assunta, costruita tra il 1898 e il 1904.
Tre sono le opere d'arte più pregevoli che si possono ammirare al suo interno: due polittici di epoca rinascimentale e una Madonna su rame opera di Pietro Mera.

venerdì 15 febbraio 2013

Venerdì del libro: Diario di una schiappa

"Diario di una schiappa" sono una serie di libri scritti da Jeff Kinney, editi in italia dal 2008 dalle edizioni "Il Castoro".


I libri raccontano le divertenti e un po' sfortunate vicende di un ragazzino di undici anni di nome Gregory Hellley che durante i testi si trova a dover affrontare ogni tipo di peripezia.

Sulla quarta di copertina del primo libro si può leggere:
Non chiedetelo a Greg come sono andate le vacanze. Decisamente preferisce non parlarne e poi c'è stato un episodio davvero imbarazzante che nessuno dovrebbe scoprire.Peccato che suo fratello Rodrick conosca tutti i dettagli e glielo ricordi in continuazione.Tra vecchi e nuovi amici, scherzi tremendi a scuola e segreti che vengono scoperti, essere un ragazzo è un mestiere sempre più complicato.


La particolarità dei testi di Kinney è quella di unire testo a disegni su pagine a righe che sembrano scritte proprio da un ragazzino.

I libri hanno avuto così successo che hanno ispirato anche un film omonimo.


I libri della serie sono:
  • Diario di una schiappa - La legge dei più grandi
  • Diario di una schiappa - Ora basta!
  • Diario di una schiappa - Vita da cani!
  • Diario di una schiappa - Fai da te
  • Diario di una schiappa - La dura verità
  • Diario di una schiappa - Si salvi chi può
A febbraio 2014 dovrebbe uscire il settimo libro della serie.

lunedì 11 febbraio 2013

Che cos'è l'animazione?

Negli anni '60, a fronte di una società molto rigida e strutturata, iniziarono a sorgere movimenti che mirano a scardinare l'ordine fortemente gerarchico del tempo che non permetteva nessuna mobilità sociale. Tutti questi movimenti sono caratterizzati dal fatto di nascere da una forte spinta libertaria.
In questo fermento nascono le prime società cooperative, essenziali per l'attività di animazione.


L'educazione utilizza come strumento il divertimento che può essere visto come:
  • evasione momentanea dalla realtà;
  • momento per guardare in modo diverso la realtà ed attivare un cambiamento.
Negli anni '70 la seconda visione è stata sicuramente la più gettonata e, in questi anni, ci si è posta la domanda su quale fosse il soggetto su cui intervenire.
L'ipotesi marxista proponeva di intervenire sulla società: bisogna cambiare le strutture per cambiare le persone, potrebbe essere stato il loro motto. Altri, invece, proponevano di partire dalla persona, dal rapporto 1 a 1. Attualmente il modello che va per la maggiore può essere fatto risalire alle idee di Kurt Lewin: " il cambiamento deve essere attuato sulle persone affinché queste cambino la società".

Alcuni autori possono essere utili per teorizzare meglio l'animazione.


Paulo Freire, pedagogista brasiliano di formazione marxista, ha sottolineato come l'educazione dovrebbe servire ad attivare un senso critico partendo da temi generatori, cioè l'apprendimento dovrebbe essere costruito intorno a temi rilevanti per le persone.
L'animazione ha tratto da questo pensiero soprattutto l'idea di sviluppare il senso critico, di unire in un processo l'apprendimento e la comprensione.


Mario Pollo sostiene che il problema di oggi è che non c'è limite al desiderio, questo trasforma il desiderio in voglio; cioè una pulsione immediata che deprezza il desiderio. Il limite, la regola, è fondamentale per definire una realtà destinata di senso.
L'animazione lavora sulle regole, sulla loro presa di coscienza e sul loro scardinamento.

Se volessimo trovare una definizione di animazione, potremmo utilizzare una delle seguenti:

L'animazione è una pratica sociale finalizzata al cambiamento di individui, gruppi e comunità territoriali mediante la presa di coscienza e la partecipazione sociale.
(A. Elena)

L'animazione è una pratica sociale finalizzata alla presa di coscienza dei bisogni e allo sviluppo del potenziale represso, rimosso o latente di individui, gruppi e comunità
(G. Contessa)
Entrambe queste definizione parlano di "pratica sociale", in quanto l'animazione è un'azione continuativa che prende spunto da ipotesi pedagogiche, filosofiche, economiche, ...
L'animazione dovrebbe seguire il processo:

agisco --> rifletto --> agisco --> rifletto --> ...

perché questo ciclo porta nel piccolo a profonde modificazioni. Questo processo, inoltre, fornisce la presa di coscienza e l'acquisizione di competenze come quella di problem solving o relazionale.

domenica 10 febbraio 2013

Attività all'aria aperta: il Carnevale di Venezia

La festa di Carnevale ha origini antichissime a Venezia. Sembra addirittura che il Carnevale venisse festeggiato già a partire dal X secolo.
Durante la Repubblica Serenissima i festeggiamenti duravano praticamente sei settimane, dal 26 dicembre fino a Martedì Grasso quando le campane annunciavano l'inizio della Quaresima; in questo periodo si faceva festa dal mattino alla sera e la Repubblica tollerava tutto.


Tutti indossavano una maschera sotto la quale le differenze sociali venivano temporaneamente abolite. Piazza San Marco e gli altri campi della città diventavano grandissimi palcoscenici in cui si organizzavano intrattenimenti di ogni tipo.


Il Carnevale venne abolito da Napoleone alla fine del Settecento. Si riprese ad organizzarlo per riportarlo agli antichi fasti a partire dal 1979.

Oggi maschere provenienti da tutto il mondo affollano i campi veneziani, ma soprattutto Piazza San Marco e i suoi caffè. Ecco qualche scatto fatto ieri dalla "mia metà" per avere un'idea di cosa vi aspetta a Venezia.



Le maschere veneziane trovano origine in quelle tipiche della Commedia dell'Arte, che venivano usate durante il Carnevale ed altre manifestazioni come il giorno dell'Ascensione.



"Buongiorno Siora Maschera" era il saluto veneziano che veniva sussurrato o urlato tra le calle dai veneziani durante il periodo carnevalesco, quando identità personale, sesso o classe sociale scomparivano come per magia sotto l'incantesimo delle maschere di Carnevale.



Dall'inizio del XVII secolo, grazie all'aumento delle compagnie teatrali, venne favorita la nascita di vere e proprie attività professionali legate al mondo della commedia dell'arte, dei costumi e delle maschere.
In quest'epoca emersero le figure dei "mascareri", consociati nell'Arte dei Maschereri fin dal 1436.



I mascareri producevano, e producono, maschere in cartapesta che rappresentano giullari, folletti, maschere tradizionali veneziane, ...


Post scuola: bigliettino di San Valentino

Al post scuola abbiamo iniziato a preparare qualche pensierino per San Valentino da regalare ai genitori il 14 di Febbraio.


Occorrente:
  • foglio colorato A4 (io con un foglio ho realizzato 4 bigliettini)
  • perline
  • colla
  • nastrino
  • matita
  • pennarello o matita rossa
La realizzazione di questo bigliettino è molto semplice: per prima cosa si disegna un grande cuore con la matita e si ricopre il contorno con delle perline. Sotto il cuore ogni bambino ha incollato un nastrino e ha scritto "San Valentino".



L'attività di applicazione delle perline è un buon esercizio per la motricità fine e può essere anche un esercizio per la sequenzialità proponendo un'alternanza di perline da seguire. Io non ho proposto questo esercizio, lasciando ogni bambino libero di scegliere come decorare il proprio cuore.

venerdì 8 febbraio 2013

Venerdì del libro: I bambini imparano quello che vivono

Se i bambini vivono con le critiche, imparano a condannare
Se i bambini vivono con l'ostilità, imparano a combattere
Se i bambini vivono con la paura, imparano a essere apprensivi
Se i bambini vivono con la pietà, imparano a commiserarsi
Se i bambini vivono con il ridicolo, imparano a essere timidi
Se i bambini vivono con la gelosia, imparano a provare invidia
Se i bambini vivono con la vergogna, imparano a sentirsi colpevoli
Se i bambini vivono con l'incoraggiamento, imparano a essere sicuri di sé
Se i bambini vivono con la tolleranza, imparano a essere pazienti
Se i bambini vivono con la lode, imparano ad apprezzare
Se i bambini vivono con l'accettazione, imparano ad amare
Se i bambini vivono con l'approvazione, imparano a piacersi
Se i bambini vivono con il riconoscimento, imparano che è bene avere un obbiettivo
Se i bambini vivono con la condivisione, imparano a essere generosi
Se i bambini vivono con l'onestà, imparano a essere sinceri
Se i bambini vivono con la correttezza, imparano cos'è la giustizia
Se i bambini vivono con con la gentilezza e la considerazione, imparano il rispetto
Se i bambini vivono con la sicurezza, imparano ad avere fiducia in se stessi e nel prossimo
Se i bambini vivono con la benevolenza, imparano che il mondo è un bel posto in cui vivere.


Durante una vendita promozionale ho avuto modo di acquistare con un bello sconto questo libro edito da Fabbri Editori.

I Bambini imparano quello che vivono

In questo libro Dorothy Law Nolte ha ripreso la sua famosa poesia (quella all'inizio del post) e l'ha commentata verso per verso con aneddoti ed esempi. Il testo, scritto insieme a Rachel Harris, si propone di spiegare come il comportamento degli adulti influenzi quello dei piccoli.

giovedì 7 febbraio 2013

Post scuola: mandala di Carnevale

L'ultima attività carnevalesca che ho proposto ai bambini del post scuola è stata la colorazione di un mandala.


Molti sostengono che i mandala hanno effetti stimolanti sulla fantasia e nello stesso tempo aiuterebbero a sviluppare l'autostima nelle proprie capacità ed un senso di calma e tranquillità.
Il mandala si offre come strumento educativo sia per i più piccoli che per i più grandi sviluppando la coordinazione oculo-manuale, il senso della ripetizione e della simmetria.


Io ho proposto questa attività abbinata all'ascolto di una famosissima composizione carnevalesca: "Il Carnevale degli animali", composta da Camille Saint-Saens nel 1886 proprio per una festa di Carnevale organizzata dal musicista per degli amici. La composizione è formata da 14 brani che descrivono in modo divertente ed ironico le caratteristiche di 11 diversi abitanti del regno animale, con un breve paragrafo dedicato ai fossili, di un interludio chiamato "Pianisti" e del finale riepilogativo.
I bambini si sono divertiti a cercare di indovinare gli animali rappresentati dalla musica mentre sceglievano i colori per colorare il proprio mandala.

http://libriemarmellata.files.wordpress.com/2012/10/gigi00611.jpg

Di questa composizione musicale avevo già parlato qui.

Post scuola: cineforum "Shrek 2"

Nel secondo appuntamento della serie Shrek e Fiona tornano dal viaggio di nozze e vengono invitati dai genitori di Fiona ad un ballo di gala, dove l'orco dovrebbe ricevere la benedizione regale. Shrek, benché contrario alla partenza, cede per amore della moglie e parte su una carrozza assieme a Fiona ad al fido Ciuchino verso il Regno di Molto Molto Lontano, ma il viaggio si trasforma ben presto in un'altra incredibile avventura!
Con l'aiuto di Ciuchino, Shrek si trova ad affrontare una Fata Madrina che realizza pozioni magiche, un pomposo Principe Azzurro ed il famoso killer di orchi: il Gatto con gli Stivali, un feroce felino che in realtà è solo un micione.


Nel nostro laboratorio post film abbiamo continuato a realizzare i personaggi del film: dopo Shrek è stata la volta del suo amico Ciuchino.


Anche l'asinello è di facilissima realizzazione e può essere interamente costruito dai bambini: prima hanno colorato tutte le parti, poi le hanno ritagliate ed infine hanno cercato di capire (seguendo anche l'esperienza di Shrek) come costruire il personaggio utilizzando solo un po' di colla.


Qui potete trovare il post sul primo episodio della serie del famoso orco verde.

martedì 5 febbraio 2013

Leggere è (da) GRANDE!

Nati per Leggere

Leggimi subito,leggimi forte
Dimmi ogni nome che apre le porte
Chiama ogni cosa, così il mondo viene
Leggimi tutto, leggimi bene
Dimmi la rosa, dammi la rima
Leggimi in prosa, leggimi prima
(Bruno Tognolini)


La Biblioteca Astense propone diverse iniziative per grandi e piccini in collaborazione con "Nati Per Leggere", progetto nato nel 1999 dall'alleanza tra bibliotecari e pediatri per promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.

venerdì 1 febbraio 2013

Venerdì del libro: come si educa un mammut?

Quali sono le regole per educare al meglio il proprio mammut da compagnia?


Un grande libro colorato spiega ai piccoli lettori le regole elementari per allevare il grande elefante preistorico all'interno di una comune casa.
Un libro tutto da leggere e guardare, grazie alle bellissime illustrazioni che colorano le pagine.


L'autore del libro è Quentin Greban, illustratore belga nato nel 1977. Nella sua carriera, iniziata nel 1999 dopo gli studi di illustrazione, ha già collezionato 15 pubblicazioni e molti riconoscimenti, come il Saint-Exupéry nel 2000.